Cari politecnici!
Riuniti nella cerchia familiare durante le vacanze di Natale, ricordiamo coloro ai quali diamo il benvenuto in questo Natale e Capodanno: difensori, volontari e tutti coloro che, anche nei momenti più difficili, non si arrendono, ma continuano la lotta.
L’anno che passa è stato pieno di nuove sfide ed è diventato un’altra prova della nostra forza e coesione. E allo stesso tempo è stato un anno che ci ha aiutato a capire qual è il vero e più grande valore.
A quanto pare, non esiste famiglia dalla quale qualcuno non combatta al fronte. La nostra famiglia politecnica conta centinaia di guerrieri: dipendenti, studenti, laureati. E facciamo il tifo per ognuno di loro, entriamo in empatia con i loro parenti, ci addoloriamo quando gli eroi muoiono, portando con noi ogni volta un pezzo del nostro cuore.
Il Natale ci rivela la grandezza della vita attraverso la nascita di Gesù Cristo, l'incommensurabile profondità dell'amore, perché Dio si fa uomo per salvare un giorno l'umanità. Viviamo questa iconica festività con speciale trepidazione!
Mi auguro che un gioioso canto di vittoria arrivi nelle vostre case! Possa il prossimo anno portarci pace e tranquillità, nuove opportunità di sviluppo e crescita e lasciare che tutto il nostro popolo si unisca nel desiderio comune di costruire uno stato forte e un futuro felice per figli e nipoti!
Cristo è nato!